domenica 7 marzo 2010
In Somalia è bandito l’inglese: “lingua delle spie”
L'inglese è stato bandito dalle scuole della città di Afmadow. Non è fantasia ma realtà, e il teatro della strana trovata è la martoriata Somalia. I ribelli islamici di Shabab infatti hanno preso questa decisione con la grottesca scusante che l'inglese sarebbe niente di meno che la "lingua delle spie occidentali".
A riferirlo gli stessi abitanti della città, vicina al confine con il Kenya, i quali avrebbero lamentato l'intromissione dell'amministrazione islamica all'interno delle dinamiche dell'istruzione.
Vi sarebbero stati anche alcuni docenti licenziati perché accusati di non aver ricevuto una preparazione in linea con i principi dell'Islam.
La recrudescenza degli scontri tra clan e l'insorgenza dell'Islam più conservatore e intransigente sta ferendo a morte un territorio già provato, e l'assenza completa di un potere centralizzato non rende ottimisti gli analisti internazionali riguardo al futuro. Se portata avanti, questa scelta di bandire l'inglese dalle scuole potrebbe avere l'effetto di isolare un paese già ai margini dal mondo, condannandolo a un clima di isolamento e povertà. Non bisogna però fare l'errore di addossare tutte le colpe alla recrudescenza islamica in quanto è innegabile che le potenze occidentali hanno speculato sull'anarchia somala nel corso degli anni alimentando colpevolmente un sensibile e comprensibile clima di isteria e sfiducia.
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