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lunedì 17 gennaio 2011

L'ennesima caduta nel baratro.





Tutti quanti gridano nuovamente allo scandalo vista la nuova vicissitudine giudiziaria che riguarderà Silvio Berlusconi. Stiamo parlando della vicenda relativa a Ruby, la ormai famosissima (escort?) marocchina che avrebbe avuto dei rapporti non meglio chiariti con il nostro premier quando aveva ancora 17 anni. Vi ricorderete che era circolata anche una voce grottesca che vedeva proprio il nostro amato premier intercedere con la polizia per riuscire a tirare fuori dai guai la "povera" ragazzina.
Inutile dire che ancora una volta la democrazia italiana fa una pessima figura, mettendoci alla berlina di mezzo mondo, ma questa ahimè non è una novità dato che i gossip sulla vita privata del nostro premier sono ormai alla ribalta da troppo tempo.
Ed è proprio qui che si innesta la mia riflessione a riguardo; siamo davvero certi che sia giusto dare tutto questo risalto alla vita privata di un personaggio come Berlusconi? non viene anche a voi il dubbio che parlando delle sue frequentazioni sessuali si mettano invece in secondo piano le condizioni disastrose del nostro paese, in grandissima parte provocate proprio dallo scellerato governo del Pdl? Se non fosse stato per la coraggiosa azione di studenti e di operai la già marciscente coscienza di questo paese sarebbe stata abbandonata al deserto di contenuti che è voluta dai predicatori di nulla della maggioranza, e il continuo gossip infarcito di illazioni piccanti non è altro che un operazione in tutto e per tutto consustanziale al mantenimento del potere da parte di Berlusconi. Meglio farsi accusare di andare a prostitute minorenni del resto,(sempre che possa essere provato, cosa improbabile) che invece essere accusato di aver ceduto una rete televisiva nazionale alla mafia, o peggio di aver fatto con essa patti che hanno inserito organizzazioni criminali all'interno della gestione della politica. Molto meglio parlare del lettone di Putin o delle mille escort di Arcore che della deriva autoritaria che sta investendo l'Italia. Ancora una volta spetta ai comunisti smascherare chi cerca con questi gossip da edicola di non parlare dei reali problemi del paese. Che Berlusconi facesse quello che vuole in casa propria, la nostra riprovazione morale è scontata riguardo alle sua dissolutezza, e non c'è nemmeno bisogno di ribadirlo. Altra cosa è per un partito o un organizzazione politica perdere tempo a discutere della moralità di un personaggio che dovrebbe essere attaccato per fatti mille e mille volte più gravi.

d.c

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