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mercoledì 1 dicembre 2010

Wikileaks, ennesima presa in giro?





Recentemente le rivelazioni del sito Wikileaks hanno fatto il giro del mondo, creando aspettative non indifferenti che hanno tenuto milioni di persone incollate alla tv o a internet in attesa. Le rivelazioni sono poi puntualmente arrivate, scatenando, specialmente tra gli addetti ai lavori, un vero e proprio putiferio.
Sicuramente però la maggior parte dei lettori avrà constatato che le rivelazioni mirabolanti di Wikileaks, promesse dal suo creatore Assange, sono state in realtà una sonora delusione. Nessuna novità rilevante è infatti emersa dal sito del pirata informatico più famoso e ricercato del mondo; nessuna rivelazione sconvolgente; solamente conferme di quanto un pò tutti già sapevano. Forse ha sorpreso qualcuno sapere che Silvio Berlusconi sarebbe nientemeno che il megafono di Vladimir Putin? o forse che sarebbe spesso impegnato da stancanti "wild parties" notturni? direi di no.Qualcuno si è forse sorpreso nel sentire che Gheddafi si contornia di infermiere rigorosamente bionde e sarebbe ipocondriaco?. Semmai le rivelazioni interessanti sono quelle di politica estera, riguardanti per esempio la Nord Korea e l'Iran. Secondo quanto riferito da Wikileaks infatti tutti i paesi arabi avrebbero fatto pressioni sugli Stati Uniti per invadere Teheran; e la Cina avrebbe invece fatto sapere di accettare l'eventualità di una Korea riunificata.Ed è proprio a questo punto che emergono alcuni dubbi in merito a tutta la vicenda:
innanzitutto sembra assai strano che tale Assange abbia potuto sfidare la burocrazia di mezzo mondo e l'intelligence del paese più potente della Terra rimanendo ancora a piede libero. Ancora più buffo che il Ministro degli Esteri italiano Frattini abbia prima gridato a un "11 settembre diplomatico", per poi richiedere in modo quasi isterico la cattura del famigerato Assange. Credono veramente che nel mondo della globalizzazione dove un ip può essere tracciato a migliaia di chilometri e dove per la Cia lavorano migliaia di hacker professionisti non possa essere possibile rintracciare un personaggio che rilascia impunemente interviste a Londra e di cui tutti conoscono il volto e la professione? Evidentemente si.
E se tutta questa vicenda di Wikileaks servisse, in qualche modo, a far accettare dalla comunità internazionale un ormai inevitabile attacco all'Iran? a pensar male si fa peccato...ma come disse qualcuno...

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