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martedì 26 ottobre 2010

Blogger filocubano aggredito a Miami






Tutti quanti ormai sono a conoscenza dell’identità di Yoani Sanchèz, dissidente cubana che si è apertamente schierata contro il governo di L’Havana scrivendo vibranti pamphlet dal suo blog negli Stati Uniti. Pochi o nessuno conoscono o conoscevano Josè Varela, anche lui un dissidente, però residente a Miami. Varela infatti è si un dissidente, ma nei confronti degli Stati Uniti, e per mezzo del suo blog denuncia tutti i giorni il pesante embargo statunitense contro Cuba. Varela è stato molto attivo relativamente alla vicende dei Cinque antiterroristi cubani arrestati dagli americani, e non ha lesinato salaci battute contro i blogger cosiddetti mercenari al soldo di Washington.
Evidentemente le cose che Varela comunicava per mezzo del suo blog non sono piaciute a Miami, tanto che aveva ricevuto pesanti minacce per essersi recato a Cuba, e una volta ritornato in Florida queste sono state mantenute. Varela infatti nel corso di un suo viaggio nell’isola aveva denunciato senza peli sulla lingua una lunga serie di minacce ricevute dall’estrema destra di Miami. Non appena tornato a Miami Varela è stato aggredito e picchiato a sangue, nel silenzio più totale dei mass media.Le foto degli effetti del pestaggio da lui subito stanno facendo il giro del mondo, e i blog di Miami gestiti dai gruppi di estrema destra già si beano della perfetta riuscita dell’aggressione.
A questo punto Varela si chiede cosa diranno ora i media di Miami e delle altre nazioni, subito pronte a uscire con titoli in prima pagina alla prima dichiarazione che getta discredito sul governo castrista. Il blogger aggredito si chiede ora cosa dirà Yoani Sanchèz, paladina della libertà, a commento della vergognosa aggressione da lui subita. La realtà è che essere filocubani a Miami è diventato tremendamente pericoloso, e che le notizie di queste aggressioni sono costrette a circolare per blog e vie informali, essendo completamente ignorate dai media e dai giornalisti di tutto il mondo.

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