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lunedì 20 settembre 2010

Ancora scioperi in Grecia: paralizzato il paese






Dopo la violenta crisi economica che ha sconvolto il paese ellenico, la situazione dopo qualche mese di calma apparente sta nuovamente precipitando.
Il Pame e il Kke stanno organizzando insieme ad altre realtà sindacali una manifestazione nazionale per il 23 settembre volta a contrastare le misure del governo tese ad aumentare il prezzo del gasolio, del riscaldamento, l’IVA e le tariffe dell’energia elettrica. In vista delle elezioni amministrative del 7 novembre il Kke e il Pame stanno lavorando su liste di Raggruppamento popolare con forti componenti sindacali al loro interno.
Intanto nella giornata di oggi centinaia di camion stanno bloccando le principali direttrici stradali che portano alla capitale. Oltre 800 autocarri sarebbero concentrati nei dintorni di Atene e avrebbero cercato di marciare verso il centro della capitale per opporsi al voto di domani in Parlamento, il quale dovrebbe liberalizzare il settore. Tra le richieste degli autotrasportatori quella di estendere il periodo di transizione da tre a cinque anni. Il loro presidente: Giorgios Tzortzatos, dopo il rifiuto del governo di trattare, ha fatto sapere che «non abbiamo più nulla da perdere». Tra i rischi ventilati quello della penuria di carburanti, come accaduto nel luglio scorso quando la Grecia intera fu messa in ginocchio dalla protesta dei camionisti.

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