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giovedì 2 giugno 2011

Svolta in Honduras: Zelaya è tornato a casa



2 giu. Mel Zelaya è finalmente atterrato a Tegucicalpa. Nel periodo di tempo in cui il legittimo presidente rovesciato del popolo honduregno è rimasto fuori dal suo paese, i media hanno taciuto in merito alla violenta repressione che i golpisti hanno scatenato contro la società civile rea di averlo supportato. Il ritorno di Zelaya a casa è una vittoria sotto diversi punti di vista, da un lato infatti è la dimostrazione della vittoria del popolo dell’Honduras contro gli interessi di parte dei golpisti che lo rovesciarono con un golpe vergognoso, un golpe che ha visto l’indignazione generale dei primi giorni lentamente scemare fino a diventare una omertà vergognosa. Nel periodo in cui Mel Zelaya ha abbandonato l’Honduras, a Tegucicalpa sono avvenuti fatti gravissimi come l’assassinio di molti leader contadini e della resistenza ai golpisti, e ora forse si potrebbe aprire una nuova fase politica in cui potrebbe essere messa in discussione anche l’impunità ai limiti dello scandaloso di cui si sono giovati Micheletti e i golpisti per instaurare il proprio controllo nelle istituzioni.

Probabile che dietro il ritorno a casa di Zelaya ci siano anche delle pressioni esercitate da Hugo Chàvez, il presidente del Venezuela bolivariano, il quale sta dimostrando sempre più con il passare del tempo di voler esercitare un ruolo sempre più rilevante e attivo nel disegnare gli scenari del continente Mesoamericano. Il fatto che Zelaya sia potuto ritornare in Honduras, e possa ricominciare nuovamente la lotta politica nel suo paese, sta a testimoniare una raggiunta maturità del blocco per così dire “antimperialista” nel continente dell’America Latina.

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