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sabato 27 febbraio 2010

La guerra del Darfur è finita???





Il conflitto del Darfur fa parlare di sé ormai da parecchio tempo, e ormai l'opinione pubblica mondiale si è quasi assuefatta alle notizie tragiche provenienti dal teatro di guerra. Forse però, in questi giorni potrebbe essere sopraggiunta una svolta significativa che potrebbe cambiare finalmente il corso degli eventi in positivo per tutto il Darfur.

"La guerra nel Darfur è finita": con queste parole il presidente del Sudan Omar al-Bashir ha terminato un importante discorso tenutosi a El-Facher, capitale della regione più insanguinata dagli scontri della guerra del Darfur. Bisognerà ora capire quanto questa affermazione perentoria aderisca alla realtà dei fatti, tuttavia alcuni elementi portano a dover prendere sul serio le parole del presidente del Sudan.

La guerra del Darfur ha provocato circa 450mila morti (cifra del tutto aleatoria) e almeno un milione di profughi, e la sua fine si dovrebbe, almeno a quanto ci dicono le fonti, alla mediazione tra i tanti anche della Comunità di Sant' Egidio. Il dato di fatto che spinge con ottimismo i più a parlare di fine delle ostilità è l'accordo siglato nel Qatar, nella capitale Doha, tra il JEM (Giustizia e Uguaglianza) uno dei gruppi ribelli, e il governo sudanese.

Ad aiutare a creare il clima adatto alla pace sarebbe stata la scarcerazione e la grazia ottenuta da 57 combattenti del JEM da parte del governo di Khartum. Anche in vista delle elezioni di aprile 2010 e del referendum del gennaio 2011 che deciderà sulla richiesta di indipendenza del sud del paese, Omar al Bashir su cui pende un mandato di cattura da parte della Corte del Tribunale internazionale dell'Aja, ha pensato bene di spingere per una pacificazione che potrebbe permettergli di prepararsi alle tornate elettorali con maggiore potere e serenità.

L'importanza del referendum è esiziale in quanto dal suo esito potrebbe venire sancita la divisione territoriale del Sudan e dunque la creazione di una nuova entità statuale; considerato che la parte meridionale del Sudan è quella più ricca di materie prime e di petrolio è facile rendersi conto dell'importanza che rivestirà tale situazione nell'immediato futuro di questo sfortunato paese. Più che di pace vera e propria sarebbe dunque per il momento più appropriato parlare di tregua, anche se ovviamente la speranza è si possa giungere al più presto ad una vera pacificazione in tutta la regione

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