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mercoledì 25 maggio 2011

I Talebani si lanciano alla riconquista dell’Afghanistan




Dopo la morte di Osama Bin Laden, avvenuta a seguito del raid delle forze speciali americane nella località pakistana di Abbottabad, in molti legittimamente hanno ritenuto che fosse stato inferto un durissimo colpo ad Al Qaeda. La realtà però continua a parlare della forza e soprattutto dell’aggressività dei Talebani, i quali in Pakistan e in Afghanistan continuano a disporre di uomini, mezzi e soprattutto della volontà di offendere; smentendo dunque quanti, forse in modo troppo ottimistico, hanno pensato che dopo dieci anni di guerra fossero stati finalmente battuti o comunque ridimensionati. I Talebani hanno conquistato nella giornata di ieri la città di Duab, nella provincia del Nuristan, nella parte est dell’Afghanistan, a seguito di due giorni di combattimenti molto violenti con la polizia locale. A riferirlo l’emittente iraniana Press Tv, la quale ha contattato direttamente la polizia afghana per farsi raccontare l’accaduto. Secondo un comandante di polizia le forze armate del governo afghano avrebbero deciso di ritirarsi tatticamente da Duab, probabilmente perché conservarne il controllo avrebbe comportato troppi rischi. Nei combattimenti avrebbero perso la vita almeno dieci miliziani dei Talebani, e quattro agenti della polizia, oltre che ovviamente un numero ancora non chiarito di feriti più o meno gravi. E’ il secondo centro urbano di una certa importanza che finisce sotto il controllo dei Talebani nella provincia del Nuristan negli ultimi quattro mesi, dopo che i miliziani avevano preso il controllo anche della città di Barge Matal.
Dopo dieci anni di guerra, migliaia di morti, miliardi di dollari spesi per finanziare la cosiddetta guerra al terrore, in Afghanistan la situazione permane ancora molto lontana dalla pacificazione, anzi vede i Talebani aver ritrovato un protagonismo che negli ultimi anni era stato in parte ridimensionato. Nelle aree rurali dell’Afghanistan i Talebani sono stati abili a ricostruire pazientemente un rapporto con le popolazioni locali, un rapporto che gli ha consentito di sopravvivere nei momenti più difficili e che ora sta permettendo loro di alzare la china e di lanciarsi alla riconquista del Nuristan e di altre aree del Paese.

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