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lunedì 24 maggio 2010

Texas: dove il revisionismo è di casa


Che nel mondo esista qualcuno che senta dentro di sé un a profonda repulsione contro l'età dei Lumi e della ragione lo si sapeva, ma che esistesse qualcuno disposto anche ad accanirsi contro la propria storia non era così scontato. Tutti costoro in ogni caso oggi avranno una sorta di capitale dove potersi riconoscere, una sorta di capitale dei reazionari di tutto il mondo, il Texas.

In realtà quello che sta accadendo nelle scuole del Texas rasenta il grottesco, eppure è l'amara e triste verità. Innanzitutto nelle scuole dall'asilo fino ai licei per i prossimi 10 anni si dovrà venerare come modello l'alcolista ossessionato dai comunisti McCarthy, una delle pagine più nere di tutto il XX Secolo e non solo in Usa, a detrimento del progressista e liberale Thomas Jefferson, su cui in Texas si è decisa di applicare la damnatio memoriae.

Ma non è finita qui: i revisionisti texani hanno pensato bene di togliere dai programmi scolastici ogni chiaro riferimento alla separazione tra Stato e Chiesa e di accusare le Nazioni Unite, si avete proprio capito bene, di essere niente altro che una organizzazione anti-americana nata per rinnegare il capitalismo.

Ovviamente tali figuri non conoscono nemmeno troppo bene la loro storia dato che le Nazioni Unite sono state fortemente volute proprio dagli Stati Uniti, ma questi non sono che dettagli.

Questo vero e proprio uragano di follia texana lascia interdetti molti e non solo negli Stati Uniti anche perché d'ora in poi milioni di bambini texani studieranno su testi a dir poco ridicoli e infarciti di fanatismo e di esaltazione nazionalista.

Rod Paige, ex ministro dell'Istruzione nell'amministrazione Bush e quindi non certo un comunista, ha cercato inutilmente di opporsi a questo progetto, ma a quanto pare i suoi sforzi non sono valsi a nulla di fronte all'intransigenza dei texani.



di Daniele Cardetta

Tra i tanti deliri che il Board of Texas farà scrivere sui libri di testo anche il fatto che si parlerà di America come repubblica e non come democrazia, parola questa forse troppo insidiosa per i texani. I bambini dovranno avere ben presente inoltre che la separazione tra Stato e Chiesa sarebbe stata frutto di una invenzione della sinistra anti-cristiana. Delirante infine l'esaltazione dell'alcolista McCarthy, morto per cirrosi epatica a 48 anni, il quale è ricordato in tutto il mondo come uno dei fanatici della guerra fredda autore in patria di una colossale crociata che ha rasentato il ridicolo e che ha messo gli Stati Uniti in cattiva luce di fronte all'intero mondo civile.

Ma l'asso nella manica dei texani revisionisti è la crociata a favore del Creazionismo, ovvero il ritorno alla spiegazione biblica della natura e la messa al bando dell'odiatissimo e miscredente Darwin.

Se si pensa che siamo nel 2010 di certo non c'è da sorridere, non fosse che in Texas sta per ritornare un pizzico di medioevo in pieno XXI secolo.

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